L’ARAN interviene sull’interpretazione delle norme del Salva Roma

di V. Giannotti (www.ilpersonale.it 3/6/2014)

A seguito del d.l. del 6 marzo 2014, n. 16, convertito con modificazioni dalla legge n. 68/2014, all’art. 4 viene data la possibilità agli enti locali di intervenire sulla contrattazione integrativa, ponendo rimedio a due differenti situazioni. La prima situazione riguarda gli enti locali che abbiano superato i vincoli della contrattazione integrativa, ponendo rimedio attraverso il recupero nei contratti integrativi successivi; la seconda situazione, più complessa, riguarderebbe la possibilità di condonare eventuali distribuzioni di fondi effettuate in violazione alla legge o ai contratti collettivi nazionali di riferimento. Tale normativa inserita nel decreto, e successivamente modificata e integrata in sede di conversione in legge, ha posto immediati problemi di immediata applicazione ai comuni oggetto di rilievi da parte degli Ispettori della Ragioneria Generale dello Stato. Tra questi comuni rientrava anche il Comune di Roma (ma anche altri comuni come Vicenza, Rovigo ecc.) dove si è assistito ad una vera e propria battaglia con i lavoratori ed i sindacati nel momento di una possibile applicazione della normativa citata, con la conseguente minaccia di giornate di sospensione lavorativa che avrebbe bloccato la Capitale in un momento particolarmente delicato. Tale situazione ha spinto gli organi politici a far intervenire, in modo congiunto il Dipartimento della Funzione Pubblica, la Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento degli affari regionali e autonomie, attraverso l’emissione in data 12 maggio 2014 di una circolare interministeriale, unica nel suo genere.

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