I chiarimenti della funzioni pubblica sui prepensionamenti

di C. Dell’Erba (www.ilpersonale.it 5/5/2014)

Tutte le amministrazioni pubbliche, ivi compresi gli enti locali, possono utilizzare lo strumento dei prepensionamenti previsto dal d.l. n. 95/2012, ma devono evitare ogni forma di abuso, riducendo la propria spesa di personale. Queste amministrazioni, che devono ottenere la certificazione del possesso dei requisiti da parte dell’INPS, devono accompagnare i propri provvedimenti con una certificazione del rispetto dei vincoli dettati dal legislatore e del raggiungimento degli obiettivi di risparmio previsti dalla normativa. Esse possono essere assoggettate a verifiche sul rispetto di queste condizioni. Sono queste le più importanti indicazioni contenute nella circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 4 del 28 aprile “Piani di razionalizzazione degli assetti organizzativi e riduzione della spesa di personale. Dichiarazioni di eccedenza e prepensionamento”. Questo documento, lungamente atteso e più volte preannunciato, rende così concretamente applicabile le previsioni dettate dal d.l. n. 95/2012 e riprese dal d.l. n. 101/2013. Il suo intento è dichiarato subito, già nelle premesse: i prepensionamenti non possono essere “in nessun caso” utilizzati come uno strumento di aggiramento dei nuovi vincoli dettati in materia pensionistica dalla legge cd Fornero (d.l. n. 201/2011). È questa la condizione che ne consente la utilizzazione.

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