Decesso del lavoratore dipendente: cosa fare

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha elaborato una guida concernente gli obblighi e gli adempimenti del datore di lavoro nel caso del decesso del lavoratore dipendente.

La guida a cura di Silvia Bradaschia e Pietro Manzari riporta le regole per operare alla cessazione del rapporto di lavoro.

Il decesso del lavoratore comporta la risoluzione del rapporto di lavoro per causa di forza maggiore.  Di conseguenza il datore di lavoro deve provvedere ai seguenti adempimenti:

comunicare al Centro per l’Impiego l’avvenuta risoluzione del rapporto;
versare a favore dei soggetti indicati dalle legge il trattamento di fine rapporto, l’indennità sostitutiva di preavviso, nonché tutte le altre competenze (retribuzione, ratei di tredicesima, ferie non godute, ecc.).

Il datore di lavoro prima di provvedere al pagamento delle somme agli eredi deve chiedere agli aventi diritto una precisa documentazione che la guida riporta in modo dettagliato.

>> LEGGI LA GUIDA

Il documento contiene quindi utili indicazioni sugli adempimenti e le procedure da seguire in caso di decesso del dipendente:

Regole generali per il decesso del lavoratore
Tassazione delle somme corrisposte
Decesso e assistenza fiscale
Compensazione tra crediti e debiti del datore di lavoro
Trattamento di fine rapporto e indennità sostitutiva del preavviso
Fasi della successione
Successione legittima

>> LEGGI LA GUIDA

 

NOVITA’ EDITORIALE:
La riforma del pubblico impiego e della valutazione

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. 
L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.
Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.

 

Arturo Bianco
Consulente amministrazioni regionali e locali.
Alessandro Boscati
Professore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.
Renato Ruffini
Professore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Leggi descrizione
Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini, 2017, Maggioli Editore
40.00 €

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *