Controllo del lavoratore e tutela del patrimonio aziendale: excursus normativo

Approfondimento di G. Paci e L. Di Leo

Oggi più che mai con l’avvento delle nuove tecnologie per la comunicazione, ormai usufruibili ovunque e alla portata di tutti, diventa fondamentale costruire un sistema di gestione sia per la protezione delle informazioni aziendali che per i dati personali. Questo anche a fronte dei potenziali danni cagionati per effetto del trattamento illecito di dati mediante l’utilizzo non congruo degli strumenti aziendali in uso ai lavoratori (art. 15 del D.Lgs. n. 196/2003 e art. 2050 del Codice civile).
A titolo esemplificativo si riportano alcuni riferimenti di provvedimenti del Garante della protezione dei dati personali facilmente reperibili su Internet:
– “Pubblicazione di dati personali relativi alla condizione di invalidità sul sito istituzionale di una Regione – 19 giugno 2014”;
– “Pubblicazione sul sito web di una ASL di documenti idonei a rivelare lo stato di salute – 22 novembre 2012”;
– “Trattamento di dati personali dei dipendenti effettuati da una Università mediante posta elettronica e altri strumenti di lavoro13 luglio 2016.
In quest’ultimo provvedimento si chiariscono quali possano essere considerati gli “strumenti per rendere la prestazione lavorativa”, a differenza dagli altri strumenti dai quali se ne possa dedurre un controllo del lavoratore, e quindi debbano essere autorizzati nell’ambito di un accordo sindacale o mediante autorizzazione dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
In previsione dell’imminente applicazione del Regolamento (UE) 2016/679 – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati – RGPD, 25 maggio 2018, in vigore dal 24 maggio 2016, rimane solo un anno per implementare corrette e lecite procedure al fine di proteggere le informazioni ed i dati personali trattati nell’ambito aziendale da illeciti commessi dai lavoratori, e allo stesso tempo pretendere che siano rispettate le regole impartite agli stessi, sia nella Pubblica Amministrazione, che nelle aziende private, evitando di intercorrere nell’illecito controllo del lavoratore, o nell’intrusione illecita della sfera personale del lavoratore (art. 8 della Legge n. 300/1970).

Continua a leggere l’articolo

 

Per maggiori approfondimenti CONSIGLIAMO i seguenti CORSI FORMATIVI:

L’applicazione della normativa sulla privacy negli Enti Pubblici
Dal Decreto Legislativo n. 196/2003 al Regolamento UE 2016/679: regole e adempimenti operativi
Bologna, 30 maggio 2017

Diritto alla salute e tutela della privacy in sanità
Dal Decreto Legislativo n. 196/2003 al Regolamento UE 2016/679: regole e adempimenti operativi
Bologna, 31 maggio 2017

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *