Sospeso anche l’obbligo di pubblicazione dei dirigenti dei compensi a carico della finanza pubblica.

Con comunicato del 15/03/2018 l’Autorità nazionale anticorruzione rende noto che la determinazione dell’8 marzo 2017 n. 241 avente ad oggetto “Linee guida recanti indicazioni  sull’attuazione dell’art. 14 del d.  lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come modificato dall’art. 13 del d.lgs.  97/2016” è sospesa limitatamente alle indicazioni sulla pubblicazione dei dati di cui all’art. 14, co. 1-ter, ultimo periodo   del d.lgs. 33/2013, precisando che:

Si fa riferimento alla determinazione n. 241 dell’8 marzo 2017 dell’Autorità e alle indicazioni ivi fornite sugli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 14, co. 1-ter, ultimo periodo, del d.lgs. 33/2013 concernente l’obbligo dell’amministrazione di pubblicare sul proprio sito istituzionale il dato trasmesso da ciascun dirigente   sull’importo complessivo  degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica.

In  data 5 gennaio 2018 è intervenuta la sentenza del TAR Lazio, sez. I-quater, n. 84/2018,  su ricorso proposto dal Garante per la protezione dei dati personali, per la corretta interpretazione dell’ordinanza   cautelare dello stesso TAR del 2 marzo  2017 n. 1030, con la quale sono stati sospesi gli atti del Garante volti a dare attuazione agli obblighi di trasparenza relativi ai dati reddituali e patrimoniali nonché ai compensi e agli importi di viaggio di servizio dei  dirigenti   (c. 1, lettere c) ed f) e 1-bis dell’art. 14 d.lgs. 33/2013)

Il  Garante, in particolare, ha chiesto al Giudice amministrativo di precisare se l’ottemperanza  alla richiamata ordinanza cautelare precludesse, o meno, anche la pubblicazione del dato relativo   all’ammontare degli “emolumenti complessivi percepiti a  carico della finanza pubblica” percepiti da ciascun dirigente previsto  dall’art. 14 co.1 ter del d.lgs. 33/2013, non oggetto diretto dell’ordinanza  cautelare n.   1030/2017. Ciò anche tenuto conto del prosieguo del giudizio di  merito in cui lo stesso TAR, con ordinanza del 19 settembre 2017 n. 9828, ha rimesso d’ufficio alla Corte costituzionale la questione di    legittimità del co. 1-ter dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 in quanto «l’oggetto della pubblicazione prevista dall’ultimo periodo dal predetto comma costituisce  un dato aggregato che contiene quello di cui al comma 1,   lett. c) dello stesso  articolo e può anzi corrispondere del tutto a quest’ultimo, laddove il  dirigente non percepisca altro emolumento se non quello corrispondente alla  retribuzione per l’incarico assegnato».

Il  TAR con la sentenza n. 84/2018 ha deciso, richiamando anche le motivazioni già  espresse con l’ordinanza n. 9828/2017, che «la corretta interpretazione dell’ordinanza cautelare di cui trattasi, alla luce del conseguimento da parte dei ricorrenti dell’effetto utile che le è proprio, preclude anche la pubblicazione del dato aggregato di cui al comma  1-ter dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013».

Alla luce di quanto sopra, al fine di evitare alle amministrazioni pubbliche situazioni di incertezza  sulla corretta applicazione dell’art. 14 co. 1 ter, con possibile contenzioso e  disparità di trattamento fra dirigenti appartenenti a amministrazioni diverse,  il Consiglio dell’Autorità in data 1° marzo 2018 ha valutato opportuno sospendere l’efficacia della Determinazione dell’8 marzo 2017 n. 241 limitatamente alle  indicazioni relative alla pubblicazione dei dati di   cui all’art. 14 co. 1-ter ultimo  periodo, in attesa della definizione della questione di legittimità  costituzionale.

Con  il presente Comunicato si intendono superati i precedenti comunicati del 17 maggio 2017 e dell’8 novembre 2017.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *